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Fellini East West: a Trieste dal 17 gennaio

  • 04/01/2020

Anche il 31° TRIESTE FILM FESTIVAL, in programma dal 17 al 23 gennaio, partecipa alle celebrazioni per il Centenario della nascita di Fellini con una prospettiva che guarda “da est” al genio del cineasta Premio Oscar. Nasce così l’idea di un programma di eventi, Fellini East West, che attraverseranno tutto il festival, pensati come un omaggio, certo, ma anche come un contributo alla conoscenza di aspetti ancora poco indagati.

A cominciare da uno dei film meno rivisti, eppure più attuali, di Fellini, E LA NAVE VA (1983), di cui a Trieste si vedrà, in anteprima assoluta e in collaborazione con Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia la copia restaurata da CSC-Cineteca Nazionale con Istituto Luce-Cinecittà. “Siamo felici che, per una fortunata coincidenza di date, il nostro sia il primo appuntamento del 2020 a celebrare Fellini – spiegano i direttori artistici del TsFF Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – per di più con il suo film che, sin dalle lingue in cui è girato (italiano, serbo, russo, tedesco), ci riguarda più da vicino, come festival e come città. Un film che, nel racconto della fine di una civiltà, ci chiama in causa tutti, con la forza di un’opera profetica”.

Se l’influenza di Fellini sui cineasti e gli intellettuali (spesso esuli, o destinati a diventarlo) è ben nota, da Polanski a Kundera, meno lo sono i rapporti con la critica, le istituzioni, il “potere”. A questo proposito, il catalogo del TsFF offrirà la lettura di un testo inedito di Naum Kleiman, di prossima pubblicazione negli Stati Uniti nel volume “A Companion to Federico Fellini” (John Wiley & Sons): storico del cinema tra i più insigni, non solo in Russia (dove ha creato il Centro Ėjzenštejn), Kleiman ci guida – tra censure, proiezioni clandestine, dibattiti infuocati – alla scoperta di aneddoti inattesi e spesso irresistibili sulle relazioni non sempre facili tra Mosca e Fellini, il cui 8 e 1/2 fu difeso di fronte al Dipartimento ideologico del Comitato Centrale del Partito Comunista da un “avvocato” d’eccezione come Antonello Trombadori.

Che Fellini sia stato uno dei cineasti più amati, e proiettati, anche oltre la cortina di ferro sarà evidente anche da una Mostra piccola ma speciale, realizzata in collaborazione con il Museo Cinematografico di Łódź e allestita nel foyer del Politeama Rossetti, che riunirà dieci straordinari manifesti originali. Prosaicamente intitolati Intervista al Maestro Federico Fellini, i 14 minuti raccolti da Matej Mináč nel gennaio del 1989 sono un breve documento d’eccezione. A questi appuntamenti si aggiungerà nei prossimi giorni un’altra sorpresa, in anteprima mondiale.